Il Pal Piccolo si erge, con i suoi 1866 metri, in prossimità del passo di Monte Croce Carnico sul confine austriaco. Caratteristico di questa montagna è il suo legame con la storia della regione, essendo stata teatro di numerosi scontri durante la Grande guerra, tra il 1915 e il 1917.
Per raggiungerla si percorre la SS52bis verso il passo di Monte Croce Carnico, attraversando tutti i paesini in direzione dell’Austria, superando per ultimo Timau e salendo ancora fino a raggiungere l’ampio parcheggio. L’escursione inizia imboccando il sentiero CAI 401 situato nella parte italiana.
Quest’ultimo è di pendenza accessibile e non presenta particolari difficoltà; è unicamente da sottolineare la presenza di un tratto leggermente esposto e munito di fune metallica.
Si prosegue giungendo al bivio tra il sentiero 401, detto “Via degli Alpini”, o il sentiero CAI 401b. Proseguendo per la “Via degli Alpini” si raggiunge un secondo bivio, e qui seguendo le indicazioni per il Pal Piccolo si incontrerà il monumento in memoria del maggiore Macchi.
Restando sul sentiero si raggiunge una casetta della teleferica del versante austriaco. Si arriva così ad un ulteriore bivio: da un lato si rimane sul versante italiano, percorrendo un tratto attrezzato con gradini di ferro; dall’altro si può imboccare il meno impegnativo sentiero sul versante austriaco. Si prosegue dunque, tenendo la destra, sul tratto attrezzato che permette di arrivare alla cima in circa 2 ore dal passo. Dalla vetta si gode di un panorama a 360 gradi sulle vette circostanti; lungo la cresta si possono osservare le storiche postazioni austro-ungariche, fino ad arrivare al Trincerone italiano.
In discesa si segue il sentiero sul versante austriaco fino a raggiungere la teleferica; a questo punto si imbocca il sentiero sulla destra ed al successivo bivio si tiene nuovamente la destra, evitando il sentiero CAI 401b e la via ferrata, e scendendo con una buona pendenza fino al passo per un totale di 1 ora e 15 minuti circa.
Riferimenti
Galleria foto/videoDISCLAIMER: Le informazioni quivi riportate sono frutto dell’esperienza personale dei curatori della pagina, e come tali vanno prese: potrebbero infatti rivelarsi non aggiornate o non accurate. I curatori consigliano caldamente di accertarsi sempre dello stato dei sentieri presso le autorità competenti, prima di intraprendere il cammino.